venerdì 1 novembre 2013

L’ iPad Air è in vendita da oggi anche in Italia, e i più appassionati, incuranti del ponte, anche questa volta hanno deciso di perdere qualche ora di sonno per poter essere i primi ad averlo. Negli Apple Store c’è stata qualche coda e i fan della Mela, come sempre si sono messi in coda fin dal primo mattino, ma non pare che ci siano grandi problemi di disponibilità al momento, almeno in Italia.



Sono 170 milioni gli iPad venduti al mondo, si legge in una nota della casa di Cupertino, e «iPad Air sembra destinato a continuare la tradizione di successo del tablet capostipite che ha creato l’intera categoria. iPad Air rappresenta la quinta generazione di iPad e arriva oggi in Italia e nel resto del mondo dopo essere stato annunciato per la prima volta la settimana scorsa (il 22 Ottobre) ad un prezzo base di 479 euro. iPad Air ha un design completamente rinnovato e ispirato all’iPad mini (7,5 millimetri di spessore, e appena 453 grammi di peso, da cui il nome), monta un chip A7 con architettura a 64bit di classe desktop che combina potenza ed efficienza dei consumi e promette connettività wireless e cellulare ultra veloce».

Apple è ancora il numero uno al mondo fra i produttori di tablet ma i rivali avanzano e in particolare la distanza col principale concorrente, Samsung, è sempre più ridotta. Secondo gli ultimi dati IDC nel terzo trimestre 2013 il mercato dei tablet è cresciuto complessivamente del 7 per cento rispetto ai tre mesi precedenti, soprattutto grazie al boom dei dispositivi Android. La quota Apple è stazionaria al 29,6 per cento, mentre Samsung adesso supera il 20 per cento.

Globalmente il mercato è cresciuto del 36,7 per cento rispetto al 2012. Apple per gli analisti sconta la decisione di lanciare nell’ultima parte dell’anno nuovi iPad che possano stimolare gli acquisti e IDC si aspetta che proprio gli iPad e gli iPad mini con schermo Retina - in arrivo a fine novembre, forse già il 21 - possano ridare slancio a Cupertino. Intanto però la distanza della Mela Morsicata con la sudcoreana Samsung si è ulteriormente assottigliata. L’anno scorso Apple aveva il 40 per cento del mercato dei tablet e Samsung il 12,4 per cento. Fra gli altri produttori, Asus - che produce il Nexus 7 per Google - si conferma al terzo posto con il 7,4% del mercato. Lenovo è quarta con il 4,8 per cento.

I migliori accessori per iPad Air

martedì 22 ottobre 2013

Ancora tre giorni di attesa, e i consumatori, in Italia, potranno comprare iPhone 5S e iPhone 5C, i nuovi esemplari dell’offerta Apple per il mercato smartphone 2013. La società di Cupertino, infatti, avvierà la commercializzazione di iPhone 5S e iPhone 5C venerdì 25 ottobre 2013, ma già dalla mezzanotte di giovedì 24 si potrà soddisfare il desiderio di mettere le mani sui due modelli di melafonino di nuova generazione. Grazie alla notte bianca organizzata proprio per permettere ai consumatori di placare la loro sete di novità firmate Apple. Notte bianca presso gli Apple Store dislocati sul territorio nazionale e presso i negozi degli operatori di telefonia mobile TIM, Vodafone e 3 Italia. Maggiori informazioni sulla prenotazione le potete trovare qui.
Non sarà della partita Wind, a meno di colpi di scena. Notte bianca anche presso i punti vendita della grande distribuzione specializzata in elettronica di consumo. Apertura notturna straordinaria, per esempio, di Marcopolo Expert, giovedì 24 ottobre. Dalla mezzanotte all’una, i consumatori potranno raggiungere i punti vendita che partecipano all’iniziativa e comprare iPhone 5S e iPhone 5C. Ecco l’elenco dei negozi che resteranno aperti: Ancona – via F. Scataglini, 7; Aprilia – SS 148 Pontina, svincolo Via Mascagni – c/o Parco Comm.le “Aprilia”; Arezzo – Via Località Ripa di Olmo, 137; Bologna – Lame – via C. Colombo, 7/30 – c/o Centro Comm.le “Navile”; Casalecchio di Reno – via A. Moro, 50 – c/o Centro Comm.le “La Meridiana”; Castelletto Ticino – via del Lago, 1; Castenedolo – via Beato Lodovico Pavoni, 9; Ciampino – viale J. F. Kennedy, 88; Conegliano – viale Italia, 207; Forlì Mega – c.so della Repubblica, 144; Legnano – viale Sabotino, 271; Mestre – via Pionara, 16 – loc. Terraglio; Milano Canonica - via Luigi Canonica, 55; Misano – Adriatico – S.S. 16 Adriatica, 161/A; Parma c/o “Centro Torri” – via San Leonardo, 69/A; Perugia – via Settevalli 326/A; Prato – via Enrico Berlinguer – angolo Viale Leonardo da Vinci; Reggio Emilia – via F.lli Cervi, 32; Roma Marconi – viale Guglielmo Marconi, 133-133/A; Roma – via di Torrevecchia 901; Rovigo – via Della Cooperazione; Verona - via Preare, 5P. Maggiori informazioni sulla prenotazione le potete trovare qui.

lunedì 30 settembre 2013

Il nuovo iPhone 5s, l'ultima meraviglia tecnologica di Apple, è stato messo 'a confronto' con un Barrett M82A1, un potente fucile di precisione calibro 50. L'incontro è stato ripreso da più angolazioni attraverso una videocamera slow-motion.Con il primo colpo di fucile l' iPhone è stato passato da parte a parte, lasciando sulla scocca un foro grande come un dito. Il secondo colpo ha attraversato la scocca di lato, distruggendola completamente. Non possiamo non notare che gli autori del video hanno deciso di sacrificare la versione Gold dell' iPhone 5s, quella più ambita che in alcune aste su eBay ha raggiunto nei giorni scorsi cifre da capogiro, in alcuni casi vicine ai 10 mila dollari.

venerdì 27 settembre 2013

Non tutto nell'iPhone 5S è perfetto. C'era da aspettarselo, forse, ma i difetti segnalati sono spesso inediti e a tratti sorprendenti. Come le imprecisioni registrate nell’app Bussola che, attraverso l'accelerometro e il giroscopio, calcola i gradi di inclinazione di una superficie. Ebbene la posizione registrata con il nuovo top di gamma di Apple è differente rispetto a quella di altri modelli di iPhone. Problemi anche più pronunciati con l'accelerometro. Cosa fare? Una soluzione è rappresentata dal ricalibrare i sensori collegando l'iPhone a una presa elettronica e lasciare attiva per 90 minuti la funzione Non Disturbare.



Registrate stranezza anche sul sensore Touch ID per il riconoscimento delle impronte digitali. La nuova tecnologia, dotata di sensore da 170 micron, è in grado di riconoscere fino a 5 dita, ma se nella fase di memorizzazione anziché appoggiare lo stesso dito più volte sul sensore, si alternano tutti e 5, il sistema è in grado di archiviare tutte e 5 le impronte dando ancora altre 4 possibilità. E che dire dello schermo del display dell' iPhone 5S che, sotto la pressione del dito, si piega e fa clic? Sul sito Repubblica TV è presente un breve video di spiegazione.

A questi difetti si legano i vari problemi emersi in questi primi giorni di esperienza d'uso con l'iOS 7 come la sovrapposizione di parole, la centratura sbagliata, i livelli disarmonici, l'errato rendering delle foto, l'inconsistenza del font e nella scelta maiuscole-minuscole sulla tastiera, la mancanza del tasto enter nella tastiera per twittare. E ancora, difficoltà nell'agganciare la Rete via Wi-Fi, nella vibrazione e un consumo della batteria che, stando ad alcuni racconti, sarebbe eccessivo.

Al momento, invece, nessun problema o difetto è stato segnalato per il nuovo iPhone 5C.
L'iPhone 5S 16 GB e l'iPhone 5C 16 GB costano, a livello di componenti, rispettivamente 199 e 173 dollari, secondo l'analisi puntuale di iSuppli. Gli analisti ribadiscono che non è questo il solo dettaglio che incide sull'intero computo, ma è evidente che i margini di profitto sulla nuova linea iPhone devono essere verosimilmente alti. Ovviamente bisogna sempre considerare in queste analisi che mancano i costi legati alla progettazione, marketing, distribuzione, etc.

Negli Stati Uniti l'iPhone 5S 16 GB parte da 649 dollari (senza sussidi), mentre l'iPhone 5C 16 GB viaggia sui 549 dollari. Attivando i contratti con gli operatori i prezzi di ingresso sono rispettivamente di 199 e 99 dollari con due anni di contratto.

Wayne Lam, analista senior di iSuppli sostiene che ancora una volta il margine lordo sull'hardware è stato studiato per ottenere il massimo della profittabilità. Il cosiddetto "bill of materials", ovvero costo dei materiali, è molto buono considerato che nei 199 dollari dell'iPhone 5S sono compresi anche gli 8 dollari stimati per l'assemblaggio. In pratica Apple riesce a non allontanarsi dai costi dell'anno scorso, che per un iPhone 5 erano di circa 197 dollari.



"Tecnicamente l'iPhone 5S costa qualche dollaro in più dell'iPhone 5", ha commentato Andrew Rassweiler, sempre di iSuppli. "Ma è ancora una stima preliminare soggetta a cambiamenti". L'interrogativo più grande riguarda il Touch ID che potrebbe costare un po' di più di 7 dollari, ma è anche vero che nel tempo gli altri componenti potrebbero essere soggetti a ribassi considerati i volumi produttivi.

Per quanto riguarda i processori A7 e M7 si parla di un costo complessivo di 19 dollari. Il componente più caro rimane lo schermo con il touchscreen, che raggiunte i 41 dollari. I moduli per la gestione wireless (rete, Wi-Fi e Bluetooth) pesano per 32 dollari.

L'iPhone 5C è un grande affare sopratutto per Apple. Prima di tutto ha un costo dei materiali di circa 25,25 dollari in meno rispetto al top di gamma, e in secondo luogo vanta un margine sul listino del 68% che è destinato a crescere. Già, perché bisogna considerare che la piattaforma è praticamente la stessa dell'iPhone 5, ormai diventato entry level e quindi dal grande potenziale di vendita.

"L'iPhone 5C è fondamentalmente un iPhone 5 con un travestimento di plastica", ha ricordato Rassweiler. "La combinazione del design e il riutilizzo di componenti, nonché l'involucro di plastica, hanno permesso a Apple di offrire una versione meno cara dell'iPhone, anche se non così conveniente per essere considerato uno smartphone low cost".

Per fare un parallelo con la concorrenza è sufficiente tirare in ballo i dati iSuppli della scorsa primavera riguardanti il Samsung Galaxy S4. Ai tempi si stimarono 241 dollari (compreso il costo di produzione) per la versione LTE da 16 GB, che sul mercato aveva un listino di 639 dollari. La differenza di margini tra le due aziende è evidente: 63% di margine per Samsung, 70% di margine per Apple. Senza contare che nel tempo il colosso sudcoreano consente riduzioni dei listini, mentre Apple di solito tiene duro.

mercoledì 25 settembre 2013

Il sensore Touch ID del nuovo iPhone 5s non funziona solo con l’impronta… delle dita. In rete circolano già video di telefoni sbloccati con le zampe dei gatti, e ora un video mostra un ragazzo che blocca e sblocca il dispositivo con il suo capezzolo destro.
Il video, pubblicato dal sito giapponese Rocket News, mostra anche una seconda persona che tenta di sbloccare l’iPhone con il proprio capezzolo non registrato. Ovviamente non funziona, e il telefono rimane bloccato. In quest’altro video, invece, si tenta la registrazione con i piedi e con il naso. Chissà quali altre parti del corpo saranno provate…

martedì 24 settembre 2013

Non sono passate neanche due settimane dalla sua presentazione ufficiale e già sono arrivate le prime grane per l' iPhone 5s, il nuovo gioiellino di casa Apple: stando a quanto riporta The Verge, infatti, gli hacker di Chaos Computer Club sarebbero riusciti a violare Touch ID, il sensore integrato nel tasto home che legge le impronte digitali dell'utente e permette di sbloccare lo smartphone e completare gli acquisti senza bisogno di password. Durante il lancio di iPhone 5s, Apple aveva spinto Touch ID come un “sistema conveniente e ultra-sicuro per accedere al telefono”: Se gli smanettoni del Ccc sono davvero riusici a violarlo ( “usando mezzi di tutti i giorni”, come sostengono), allora il sistema non sarebbe così sicuro. Ma si aspettano ulteriori conferme.

“Il sensore di Apple ha solo una risoluzione maggiore rispetto a sistemi simili”, sostiene un hacker che si fa chiamare Starbug. “Quindi è sufficiente semplicemente aumentare la risoluzione delle impronte digitali false per ingannare il lettore”. Violare Touch ID, quindi, almeno da un punto di vista teorico, sembrerebbe dunque piuttosto semplice: basterebbe scattare un'immagine ad alta risoluzione di un'impronta lasciata su una superficie e quindi creare un modello colloso di un dito fake. D'altronde, già qualche tempo fa Bruce Steiner, di Wired.com, aveva fatto notare come i lettori di impronte digitali fossero sistemi abbastanza vulnerabili (per ingannare i modelli più semplici basta addirittura una semplice fotocopia). Certo, in questo caso la procedura non sarebbe proprio facile.

In ogni caso, quello della sicurezza non è (per ora) il primo grattacapo per Apple. C'è un altro problema in vista. È sempre legato al Touch ID, e si chiama privacy. Venerdì scorso il senatore statunitense Al Franken ha scritto una lettera a Tim Cook, ceo di Apple, chiedendo ulteriori dettagli sul funzionamento del lettore dell'iPhone 5s. Le preoccupazioni riguardano il fatto che le impronte digitali di un utente possano essere rubate da hacker o malintenzionati – Apple risponde che è virtualmente impossibile, dato che il Touch ID memorizza solo localmente una rappresentazione matematica del dito dell'utente.

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